Latte e formaggi: i nemici della salute

Ecco cosa dicono le ultime ricerche…
Una volta le mucche producevano una decina di litri di latte al giorno (quelle buone), oggi ne producono 30-50 litri (le mucche trattate con l’ormone della crescita arrivano a produrre 100 litri di latte). Sono mucche trattate inoltre con un sacco di antibiotici; questo latte non ci fa bene, questo latte è estremamente infiammatorio per il nostro organismo.
Ogni tanto del latte o del formaggio di una “mucca sana” (che non è facile trovare oggi) si può anche mangiare ma bisogna consumarlo occasionalmente, non sicuramente tutti i giorni come spesso si fa oggi.

Il mito: “I bambini e i ragazzi devono assumere molti latticini”


Il mito: “Latte e salute delle ossa”
Esiste inoltre un grande investimento pubblicitario per mantenere questa convinzione che il latte faccia bene! In realtà non è affatto così: che sia buono lo sappiamo tutti, ma non sicuramente per le nostre ossa. Gli studi scientifici condotti, inerenti al consumo del latte e la salute delle ossa sono veramente chiari: esso sì ci dà un apporto di calcio, ma ce lo fa anche perdere.
A causa della ricchezza (eccessiva per l’uomo) di proteine al suo interno, questo alimento porta ad acidificare il nostro organismo e le ossa cedono dei sali di calcio per tamponare questa acidità.
Quindi, per prevenire osteopenie ed osteoporosi, è decisamente meglio non assumere latticini, che portano alla fine ad un bilancio negativo.
Anche la carne deve essere limitata perché acidifica ugualmente il sangue promuovendo dunque la decalcificazione ossea. Molto utile, invece, il consumo di verdura e frutta soprattutto quella oleaginosa come le mandorle per esempio, che sono ricchissime di calcio.
1. Contiene la caseina, una proteina di origine animale difficile da digerire dato che la pastorizzazione ha eliminato dal latte gli enzimi per digerirla e l’uomo, non producendo le caseasi (enzimi fondamentali per scindere la caseina quindi digerirla), ha un’enorme difficoltà nel metabolizzare questa molecola e come conseguenza va ad indebolire l’apparato gastrointestinale (praticamente tutte le problematiche infiammatorie dell’intestino sono legate all’eccessivo consumo di questo alimento) ed epatobiliare.
2. Contiene il lattosio, uno zucchero difficilissimo da digerire, soprattutto per gli adulti. Inoltre il latte è per sua natura un alimento estremamente grasso e con una qualità di grassi saturi difficili da scindere per il nostro corpo.
3. Il latte è pastorizzato, privo di enzimi, rende la digestione di questi grassi ancora più difficile e incompleta; la conseguenza di questa digestione incompleta sono:
• Un affaticamento del cuore con progressivi inspessimenti e calcificazioni dei vasi sanguigni.
• Un accumulo di grassi non digeriti sotto forma di cisti, soprattutto negli organi ghiandolari (seni, ovaie, utero, prostata, tiroide, cavità nasali, ipofisi e coclea) e sotto forma di calcoli, nei reni e nelle vie biliari.
• Una progressiva irritazione delle mucose che stimola una produzione esagerata di muco in tutte le cavità del corpo a contatto con l’esterno, quindi
naso, bocca, orecchie e vagina.
• Un altro effetto dannoso che il latte ha sul corpo si manifesta nelle articolazioni. Il latte è senza dubbio ricco di calcio, ma ne ha troppo e in una forma che non ci corrisponde, cioè non è adatta a noi uomini. Questo tipo di calcio diventa per noi difficile da assimilare, produce un eccesso di acidità nel torrente sanguigno e, per compensare questa situazione e riportare in equilibrio il livello acidobasico, il corpo preleva minerali preziosi dai depositi delle nostre ossa.
• Infine, il consumo quotidiano di latte vaccino produce effetti profondi e duraturi anche sulla nostra mente. Progressivamente diventiamo sempre più:
-Mansueti;
-Rigidi nei movimenti e nella postura;
-Rallentati nella capacità di capire e di prendere decisioni.

Lo yogurt: un discorso a parte

Il discorso, però, è diverso quando parliamo di yogurt (attenzione, si intende senza zucchero aggiunto). Lo yogurt è latte fermentato: il latte pastorizzato viene inoculato con colture di batteri e conservato al caldo in un’incubatrice dove il lattosio, lo zucchero del latte, si trasforma in acido lattico e la caseina subisce una predigestione rendendola decisamente più affine al nostro organismo.
Questo procedimento rende lo yogurt cremoso, con il caratteristico gusto acidulo e, grazie alla crescita dei batteri al suo interno, contribuisce a mantenere in equilibrio o a ripristinare la flora batterica intestinale se compromessa da alimentazione disordinata, malattie, stress.
Come? Incoraggiando la crescita dei batteri “buoni” e limitando la proliferazione di quelli “cattivi”, potenziando il sistema immunitario e con proprietà antitumorali e di riduzione del colesterolo cattivo.
Oggi si sa che la salute generale dell’organismo è strettamente correlata al “microbiota” l’insieme di miliardi di batteri – si parla di oltre cinquecentomila specie differenti – che costituisce appunto la flora batterica intestinale.